Nella baraccopoli haitiana di Cité Soleil per offrire preghiera e conforto: il racconto di un missionario

Intervista pubblicata su catt.ch

Padre David Fontaine, francese, è da molti anni missionario ad Haiti. È stato anche vicario generale di Anse à Veau-Miragoâne, la diocesi haitiana che dal terremoto del 2010 è in stretto contatto con la Diocesi di Lugano e nella quale è nato, anche grazie al suo aiuto, il progetto di cooperazione gestito dalla Conferenza missionaria della Svizzera italiana. Da pochi mesi è cappellano della cappella di Sainte Marie Etoile de la Mer, situata all’interno della più grande baraccopoli di Port-au-Prince: Cité Soleil. Siamo riusciti a raggiungerlo e ci ha descritto come sta vivendo questa sua nuova missione, in questo tempo particolare caratterizzato dalla diffusione del coronavirus.

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La scuola di Fond Tortue

Le condizioni della struttura della scuola di Fond Tortue sono buone.
C’è una maggiore presenza della Chiesa anche perché la parrocchia è accanto.
I problemi principali che limitano l’apprendimento secondo il direttore sono: la mancanza della mensa (funzionava prima dell’uragano Matthew) e mancanza di materiale.
Inoltre sottolinea che la maggior parte della popolazione è analfabeta, quindi i bambini non hanno nessun supporto a casa per i compiti e sono loro stessi a decidere se farli o meno. C’è la raccolta dell’acqua potabile costruita da Caritas anni prima ma non viene utilizzata e non viene applicato il rubinetto perché altrimenti le persone del villaggio entrerebbero a prenderla.

E in Ticino?

Giovedì 12 aprile Mauro Clerici ha presentato il progetti di Haiti ad una classe della Spai di Locarno grazie all’interessamento del professor Lorenzo Scascighini.

L’incontro ha suscitato molto interesse tra tutti i ragazzi, il desiderio ü di rimanere in contatto per costruire insieme una collaborazione.

La scuola di Lièvre

La scuola funziona. Ha un sostegno da Hope for Haiti e dalla Bnd per la mensa. Garantisce buon salari e questo dona motivazione agli insegnanti. Il parroco è molto presente e garantisce il buon funzionamento.

La scuola di Dessources

La scuola di Dessources è un esempio di buona scuola sia per l’edificio per l’atteggiamento di apertura degli allievi.
La chiesa è presente e fa la differenza. Il partenariato con un’organizzazione internazionale fa la differenza come rilevato in altre realtà. Circa 40 lavoratori pagati regolarmente. I ragazzi camminano molto per arrivare a scuola ma per loro è la normalità. Nonostante questo il livello accademico dei professori resta basso.

La scuola di Les Palmes

Questa scuola ha una sovvenzione dello Stato che paga 100.000 gds di retta scolastica per 12 allievi.
Con questo incentivo la scuola garantisce i salari e parte del funzionamento.
Non c’è biblioteca e non c’è cantina scolastica.
I bisogni richiesti dal direttore sono: formazione per gli insegnanti, riparazione della struttura, materiale scolastico, cantina scolastica e una mini farmacia.
Per l’apprendimento dei ragazzi la limitazione maggiore è la mancanza di materiale didattico oltre chiaramente alla mancanza di formazione dei professori.

La scuola di Fond Palmiste

La scuola è stata completamente distrutta dall’uragano Matthew ed è in situazione di totale abbandono. Grande voglia di ricostruire da parte del direttore e dell’unica professoressa che ancora lavora dopo l’uragano.
14 allievi, (110 prima dell’Uragano).
La professoressa attende da 4 mesi 1000 gds di salari.
Molti ragazzi senza nulla da fare intorno alla scuola. Inchiesta fatta su due sedie di fortuna sotto un albero perché l’intera struttura è diroccata. Manca formazione, niente materiale scolastico. I bambini accolti non pagano la retta perché provengono dalle famiglie più povere. Una scuola protestante e una pubblica poco distanti.

La scuola di Vincendron

Nel villaggio della scuola di Vincendron abbiamo incontrato due bambini con handicap che devono restare a casa perché la scuola non li può accogliere.
La scuola è stata totalmente distrutta dall’uragano Matthew e anche la cappella. Per il momento nella scuola è stata riaperto solo l’asilo (prima dell’uragano contava circa 120 allievi). L’unica docente (con formazione) viene da Les Cayes.

La scuola parrocchiale di Rivière Salée

Rivière Salée è un centro di riferimento e di aggregazione per la zona (mercato, risorse d’acqua,…). Tutte le classi sono mischiate all’interno della Chiesa e ciò crea una grande confusione. Niente servizi (acqua, wc, mensa). Il livello di formazione di docenti e direttore non supera l’école fondamentale.

La scuola parrocchiale di Savon

La scuola e la chiesa di Savon sono state completamente distrutte dal violento uragano Matthew nel settembre del 2016.
Si fa lezione sotto una tettoia prestata dai Protestanti.
Tre professori per una ventina di allievi di tutte le età.
Niente salari, niente formazione, niente prospettiva di ricostruzione.
L’un unico aspetto positivo di questa zona, rispetto ad altre località, è che c’è un approvvigionamento d’acqua.

In partenza per Baradères

I nostri copoperanti sono partiti per Baradères, capoluogo dell’arrondissement omonimo nel dipartimento di Nippes.
Alloggeranno presso il presbiterio da Padre Philippe. Hanno in programma di visitare 15 scuole e torneranno a Paillant sabato 17 marzo.
Baraderes è raggiungibile in moto facendo un lungo giro (verdi cartina) oppure via mare in barca. Le scuole che desiderano visitare distano ore e devono essere raggiunte o a piedi o con i muli.

Dal Ticino ad Haiti passando dall’India – Strada Regina del 21.10.17

Il mese di ottobre è dedicato alle missioni a livello mondiale e in Ticino assume il volto della scuola. Infatti il progetto sostenuto nel paese ospite di quest’anno, l’India, farà riattare un edificio scolastico. Siamo stati a Claro dove delle suore indiane lavorano nel laboratorio protetto Madonna di Re voluto da don Colombo. E poi Haiti con il progetto della Conferenza missionaria della svizzera italiana che invierà tre missionari, Nicole, Francisco e Nicola per formare gli insegnanti delle scuole del paese caraibico. Ascolteremo e vedremo chi sono i tre nella loro coscienza, sincerità e spontaneità. In studio come ospite Mauro Clerici.

guarda il video:

Dal Ticino ad Haiti passando dall’India – 21.10.17

 

 

 

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