Echi da Haiti

Quando arrivo a Baradères, alla piccola casa in cui alloggio quando lavoro lì, Pierre viene ogni  pomeriggio per salutarmi e condividere con me come è andato e se ha trovato il lavoro che aspetta da tanto tempo. Oggi, con mia grande sorpresa mi dice che viene a congedarsi, domani partirà con un camion che va a Port-au-Prince. Ogni giorno parte molto presto un camion zeppo di carbone. I contadini della zona tagliano tutti gli alberi per bruciarli e farne carbone. In seguito, lo inviano alla grande città e lo vendono per 1’500 gourdes il sacco (ca 15 fr). “Dato che non c’è lavoro, non abbiamo altra scelta che tagliare gli alberi”, mi hanno spiegato una volta. Ecco perché la regione è sempre più secca e disboscata. Continue reading “Echi da Haiti”

Lumi di speranza

Dopo un anno di protesta politica oggi la vita in Haiti sembra ancora più difficile. Tutta costa di più e soprattutto la gente ha più paura. La criminalità va crescendo, si parla di 72 gang nella capitale, gruppi armati apparentemente alimentati dagli stessi governanti per fini politici. Rincuora che si sentono qua è la in radio voci fuori coro che cercano di alimentare una coscienza collettiva, un richiamo ad alzare la testa per tornare ad essere uomini liberi e come tali chiamati a partecipare alla vita pubblica, non più solo vittime silenti di una povertà indotta coscientemente dai nuclei di potere. Continue reading “Lumi di speranza”

Bello tornare!

Bello tornare qui. Haiti forte della sua bellezza quanto incapace di conservarla.
Le manifestazioni non sono finite, ora si prende fiato, ma l’opposizione non smette di fomentare la protesta perché vuole le dimissioni del Presidente. Niente Carnevale quest’anno, la situazione politica ha tolto anche questo, forse la festa più sentita a queste latitudini.
In mezzo a questo scompiglio di avvenimenti la gente è sempre la stessa, sguardi attenti e accoglienti hanno accompagnato il mio ritorno.
I tempi restano quelli di un paese che non ha tempo, che durante le manifestazioni ha portato al livello 4 (il massimo) l’allerta delle Nazioni Unite, che ha un continuo deprezzamento della moneta, un rialzo dei prezzi alle stelle e un debito con il Venezuela impossibile da risanare. Ha un Presidente che non risponde al Paese e un’opposizione che alimenta il disordine per ottenere il potere. Continue reading “Bello tornare!”

Va e ripara la mia casa…

Terminato il periodo Pasquale rinnoviamo la speranza e dichiariamo la volontà di agire. Sono stati giorni di riposo e riflessione.
Il censimento delle scuole ha permesso di toccare furtivamente una realtà che non lascia spazio ad interpretazioni: edifici malridotti, penuria di risorse primarie, comunità rurali micro-mondi troppo distanti dalla Capitale dove chi amministra il potere è più straniero di noi, l’entusiasmo di centinaia di bimbi. Continue reading “Va e ripara la mia casa…”

I missionari in formazione!

I nostri missionari hanno partecipato ad un seminario di formazione con la partecipazione di 3 supervisori pedagogici, 7 collaboratori, 3 professori di PECO e Catholic Relief Service (CRS)e il direttore di Bureau de l’Education Diocésaine (BDE) des Nippes.
Un momento di comunione molto importate per l’inserimento dei nostri cooperanti e per il coinvolgimento degli operatori già in attività prima di partire per il censimento delle ca 100 scuole della Diocesi.
I primi tre giorni di censimento avverranno nella zona pastorale di Petite-Rivière de Nippes.
I cooperanti incontreranno le realtà scolastiche e i loro direttori per realizzare un sondaggio sulla situazione scolastica e educativa attuale con l’obiettivo ultimo di migliorare la qualità dell’istruzione nelle scuole cattoliche di Nippes.

Il mondo non è piccolo, è piccolissimo

In questa foto si vedono i nostri con accanto una ragazza, Carmen, colombiana. Ebbene, abbiamo scoperto che Carmen non solo è colombiana, ma barranquillera. Ma non solo barranquillera, lei viene dalla parrocchia San Carlos Borromeo dove dal 1983 è stata presente per quasi 20 anni un’équipe pastorale della nostra diocesi!

Toccata terra haitiana.

Sensibilmente stanchi ma entrambi spinti da immensa curiosità, finalmente abbracciamo Francisco e Père David, vicario della Diocesi e responsabile della parrocchia di L’Asile.

Viaggio verso casa raggiunta dopo circa tre ore, attraversando la Capitale e facendo tappa per pranzo al vescovado di Miragoâne, ospiti di Père Yves nostro referente del progetto.

La casa e la posizione sono stupende, a circa 650 metri di altitudine contempliamo Haiti da un luogo indubbiamente privilegiato e lasciamo che questo autentico spettacolo riempia i primi attimi in Haiti.

Il racconto di questi giorni arriva tardi perchè la connessione è complicata, ma ci stiamo lavorando…

Ora scriviamo da una piccola bottega di Miragoâne dove usiamo la connessione di Max, colui che probabilmente sarà il nostro aiuto informatico in Haiti. Miragoâne è una piccola cittadina che appare come un grande mercato: la guardiamo con curiosità e le migliaia di persone che lo vivono guardano noi allo stesso modo.

Questa mattina siamo stati presentati e benedetti dalla comunità di Paillant, il comune dove abitiamo, durante la messa domenicale presieduta da Père Yves e Monsignor Dumas domani verrà a benedire la Maison Bleue e la nostra missione. Persiste un grande senso di gratitudine per l’accoglienza incondizionata che stiamo ricevendo.

Faremo tutto il bene possibile per darle risposta.

 

 

La Diocesi di Lugano in missione ad Haiti

Cosa spinge a diventare cooperanti di un progetto missionario della Diocesi di Lugano partendo per Haiti, lasciando la propria casa, lavoro, amici, per almeno un anno e forse più?

Francisco Fabres con il suo bagaglio di esperienze missionarie, Nicole Agustoni fresca di studi e Nicola di Feo da dieci anni operatore di Caritas Ticino, raccontano alle telecamere motivazioni e aspettative di questa straordinaria avventura che inizia in questi giorni.

Mauro Clerici, presidente della Conferenza Missionaria della Svizzera italiana che compie 40 anni, traccia, con Marco Fantoni direttore di Caritas Ticino, le linee del progetto educativo che vuole offrire alla gioventù di Haiti una prospettiva nuova in una realtà disastrata che ne offre ben poche.

Si legge il respiro della Chiesa universale nel messaggio del vescovo Valerio Lazzeri che affida ai tre cooperanti, nel segno della condivisione, della preghiera e della speranza.

 

Produzione Caritas Ticino 2018
http://caritas-ticino.ch/

 

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I cooperanti: Nicola di Feo

Il Jolly
Nato il 18 ottobre 1978. Nel 2003 ha ottenuto il grado di educatore con la Fondazione don Carlo Gnocchi a Milano. In precedenza aveva svolto studi nel settore della comunicazione. Nel 2016 ha ottenuto il certificato in Cooperazione e Sviluppo presso la SUPSI di Lugano.
È stato operatore sociale e culturale presso le carceri Beccaria a Milano nel settore giovanile. In seguito educatore a Milano presso un foyer per giovani con problemi. Dal 2006 al 2008 educatore di strada per giovani a rischio a Milano. Dal 2008 lavora per Caritas Ticino, membro della direzione e responsabile dei programmi occupazionali. Ha avuto esperienze di volontariato collegate alla sua specializzazione con i padri guanelliani e con i missionari del PIME in Italia, India e Albania.

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