La storia di un affresco…

è nata durante degli incontri settimanali con una ventina di alunni di settimo e ottavo anno A.F. della scuola di Notre-Dame di Guadalupe di Paillant dove abitiamo.

L’idea di base era la creazione di attività per parlare e discutere sulla violenza, particolarmente presente in questo momento nel paese, come anche d’intrapprendere dei corsi di disegno e di pittura, animati da Alix, un artista locale. Confermo che l’arte è un mezzo potente per l’espressione e per lottare contro la violenza. Ad ogni incontro diventava sempre più grande in me il desiderio di rivestire i muri nudi e muti della scuola e da ciò è nata l’idea di un affresco. Nel nostro messaggio precedente vi abbiamo comunicato che le scuole avevano chiuso le loro porte a causa delle manifestazioni, dei scioperi generali e a causa dell’insicurezza. Ebbene, buona notizia, le scuole hanno riaperto le porte questa settimana. Ciò non ci ha impedito di continuare i nostri incontri con i giovani e l’artista a casa nostra, due giorni alla settimana per piccoli gruppi, cosa che ha fortificato e reso più belli, non solo la fiducia e la relazione, ma anche la creatività et il bene vivere insieme.

Fra una risata e l’altra, una coreografia di danza fra ragazze, un poco di musica jazz per l’artista e una merenda, la pittura ci immergeva in un grande e profondo silenzio, più loquace delle parole. Gli adolescenti traboccavano d’idee da realizzare sull’affresco parietale. Finalmente abbiamo deciso di fare apparire della immagini e dei messaggi positivi sui due affreschi:

la ricchezza di Haïti, espressa dall’albero della vita e dai suoi vari frutti, dove si appoggia sul suo tronco la nostra mano per domandargli scusa dei nostri atti violenti, della deforestazione che continua a peggiorare e per diffondere il nostro messagio pieno di verità “prendiamo cura della natura, abbiamo bisogno di lei”; “costruiamo la pace insieme attraverso una vita comunitaria, dove il bambino gioca con i genitori, dove condividiamo insieme dei momenti di convivialità, dove non siamo indifferenti alle persone che hanno bisogno di noi”.

Auguriamo che questo bene vivere insieme possa realizzarsi in una nuova Haïti, in presenza e insieme al vescovo della nostra diocesi dei Nippes, Pierre-André Dumas, vittima di un grave attentato esplosivo. Attualmente il vescovo si trova in un ospedale a Miami per curare le sue ustioni molto gravi. Confidiamo ai vostri pensieri e alle vostre preghiere questo pastore che predica e che lotta con tutte le sue forze per una nuova Haïti senza violenza.

Con affetto, Nadia e Sandro

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