Essere padrino o madrina ad Haiti!

Padrinato a distanza
Fra qualche giorno da noi si riapriranno le scuole. Tutti coloro che sono in età scolastica saranno presenti. Lo Stato o il Comune nomina gli insegnanti, che seguono dei programmi, sono sorvegliati dal dipartimento. Alle famiglie non toccano spese particolari.
Non in tutto il mondo è così! Nei paesi del sud molti bambini restano a casa o sulle strade o perché lo Stato è assente nei suoi servizi o perché i genitori non possono permettersi di pagare delle mensilità con le quali si riconosce un misero stipendio ai docenti, in maggioranza poco qualificati e poco motivati.
Un padrinato permette a bambini di estrazione sociale povera di frequentare la scuola e di ricevere tutti i servizi ad essa collegati. Di norma i responsabili della scuola fanno giungere ai padrini scheda personale, foto e risultati dei propri “figliocci”. La quota che richiesta solitamente a meno del caffè giornaliero al bar.

Padrinati ad Haiti
La CMSI ha iniziato a sostenere, tramite dei padrini, dei bambini subito dopo il terremoto del 12 gennaio 2010, in cui oltre ai 300 mila morti, molti avevano perso tutto. Da quel timido inizio e grazie a chi è rimasto fedele in tutti questi anni e a chi si è aggiunto cammin facendo, oggi siamo quasi a 100 padrinati, distribuiti su due scuole: il collegio Saint Joseph ad Anse à Veau, gestito dalle suore salesiane della provincia haitiana e la scuola parrocchiale di L’Asile sulle montagne del Nippes. I ragazzi ricevono uniforme, materiale scolastico, diritto di frequenza e bicchiere di latte mattutino e un pasto caldo a mezzogiorno. Per il momento i 10 mesi scolastici costano al padrino/madrina 170 fr. sebbene il costo della vita ad Haiti sia in costante aumento e la svalutazione della moneta locale continua, da qualche anno possiamo mantenere questo importo. Offerte varie non legate direttamente ai padrinati, permettono poi di distribuire il latte anche agli altri ragazzi delle due scuole e della Scuola Nazionale di L’Asile, gestita dallo Stato. Il Nippes è dimenticato dal governo e in campagna se non si mobilita la Chiesa migliaia di ragazzi resterebbero sulla strada. L’apporto economico delle famiglie è irrisorio per l’estrema povertà e quindi non si possono assicurare stipendi e gestione delle scuole senza un aiuto esterno sottoforma di padrinato. Il progetto diocesano in queste terre permette di migliorare la qualità dell’ educazione e in futuro permetterà anche di dare degli sbocchi lavorativi, grazie a un programma di formazione in campo agricolo.

Vuoi essere padrino o madrina?
Accettare la sfida significa dare speranza di futuro a un bambino o a una bambina, evitando che si perda sulla strada in vizi o che venga sfruttato/a in famiglia. Accettare la sfida significa rendere migliore il mondo, avere qualche sorriso in più!

Come fare?
Molto facile: contattare l’ufficio della CMSI (091 966.72.42, segreteria@cmsi.ws), o direttamente il presidente Mauro Clerici (079 653 20 65, mauro.clerici@bluewin.ch)

Ecco lacune immagini da Haiti: un gruppo di “figliocci” sostenuti dal Ticino, sullo sfondo Tiziana Ticozzi, Mauro Clerici e Chiara Gerosa in visita ad Haiti.

gruppo dei ragazzi padrinati nel 2016-2017

Un altro gruppo di “figliocci” sostenuti da Ticino con Mauro Clerici e Tiziana Ticozzi.

altro gruppo di figliocci

Letterina di ringraziamento dei Bambini della scuola Saint Joseph

letterina dei figliocci del Saint Joseph

La scuola presbiterale St Joseph a L’Asile

117-Haiti maggio 2016 Marco

Alza bandiera a L’Asile

117-Haiti maggio 2016 Marco

La cucina della scuola di L’Asile

L'Asile cucina

Mauro Clerici attorniato da i bambini della scuola di Saint Joseph di Anse à Veau.

Saint Joseph 3

 

 

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