Le suore di Miragoâne

Abbiamo conosciuto le suore della congregazione del cardinal Ciriaco Maria Sancha qualche anno fa, grazie alla loro amicizia con Francisco. La congregazione de las Hermanas de la Caridad furono fondate dal beato Sancha nel 1869 a Santiago di Cuba e ora sono presenti in 11 paesi dell’AL, seguendo sempre il loro carisma che è educare ragazze, seguire anziani e malati e organizzare scuole professionali, con particolare attenzione ai ceti più poveri.

A Miragoâne sono presenti nel collegio Madonna di Lourdes, a due passi dalla concattedrale. Seguono al mattino circa 1000 ragazze e nel pomeriggio gestiscono degli atelier formativi per giovani che non studiano e non lavorano. Accanto a ciò, le tre suore, danno ospitalità caritativa agli anziani del settore Village de la Misericorde. Suor Janelis, superiora, domenicana, ha un occhio a tutto e a tutti ed è molto ospitale. Ogni tanto bussa alla porta della CMSI per avere un sostegno per la scuola. Pochissime sono le ragazze che pagano le rette scolastiche per cui la comunità deve far capo ad aiuti esterni. Il loro servizio umile, silenzioso, evangelico ci interroga sempre. Il loro sorriso e lo spirito di accoglienza sono il riflesso della loro luce interiore Nella comunità con loro vive madame Marie un’anziana signora di nobile portamento, alla quale non si riesce a dare un’età. È stata per anni “ispettrice” nelle scuole del Nippes e adesso si riposa in casa delle suore. Parla ancora il francese classico di chi ha avuto una bella educazione nel passato.

Nel collegio, il progetto della nostra diocesi, ha installato, grazie a Nicola Di Feo, l’atelier di falegnameria, che dovrebbe essere l’occasione per formare nell’arte del legno giovani vagabondi del quartiere e nel contempo costruire l’arredo per le scuole parrocchiali.

Grazie ai continui aiuti che il progetto riceve dalla brava gente del Ticino, nel Village de la Misericorde, abbiamo potuto intervenire per la ricostruzione dopo il ciclone Matthew del 2016. Con l’assistenza tecnica del fratello Jean Baptiste è stato possibile rimettere il testo alla “piazza” che serve come luogo d’incontro per la gente del quartiere e abbiamo rimesso in sesto il deposito. Il progetto richiederebbe di intervenire anche sulle abitazioni ormai fatiscenti e costruite su un terreno franoso. Questo settore è stato creato da un prete argentino nel secolo scorso per dare ospitalità ai più poveri con le loro famiglie. Forse a quel momento le abitazioni erano dignitose, oggi lo sono un po’ meno. Ma per intervenire bisogna risolvere problemi logistici e finanziari non semplici. Stiamo a vedere se l’équipe attuale unitamente a Jean Baptiste e alle autorità diocesane riuscirà a trovare delle soluzioni valide per evitare che cicloni ma anche solo forti piogge mettano in pericolo le abitazioni.

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