La formazione, ovvero il fulcro della missione diocesana ad Haiti, oggi è stata davvero al centro del lavoro missionario.
Francisco, con i rappresentanti delle comunità più discoste di Baradères e Rivière Salée, sta per concludere il ciclo di incontri volti a coinvolgere tutti gli attori nel buon funzionamento della scuola. Sebastiano ha iniziato un secondo ciclo di formarmazione pedagogica con un nuovo gruppo di insegnanti. Maria Laura ha dato il via ad una formazione per la promozione della salute nelle scuole. Entrambi lavorano con insegnanti di Miragoâne, presso l’ufficio diocesano dell’educazione. Oltre alle formazioni, quando riprenderà la scuola, è previsto l’accompagnamento degli insegnanti nelle aule per aiutarli a mettere in pratica quanto appreso.
Tutti questi incontri fanno luce sulla difficile realtà delle scuole haitiane, confrontate con una carenza cronica di risorse, sia finanziare che intellettuali. Da una parte è vero che il governo non si occupa della scuola ad eccezione di creare piani e programmi che poi puntualmente non vengono concretizzati. D’altro lato, ciò genera un clima di sfiducia e mancanza di iniziativa negli insegnanti che tendono a giustificare ogni problema dimenticando che hanno la capacità di migliorare l’apprendimento degli allievi.
Certamente è necessario anche un cambiamento ai «piani alti», ma è importante coscientizzare chi lavora sul campo sul ruolo attivo che può e deve avere. Innescare questo cambiamento è molto difficile, specialmente per il fatto che molti ormai sono abituati ad attendere che arrivi qualcuno a risolvere i problemi dall’esterno.
È un discorso che si ripresenta puntualmente, ma con costanza e decisione si vuole infondere fiducia e speranza per porre un cambiamento interiore. Migliorare la scuola può contribuire a formare dei cittadini più coinvolti nelle comunità, più attenti per l’ambiente in cui vivono, alla salute, più capaci di riflettere sulla loro condizione e sui cambiamenti da intraprendere. Come ha detto un docente: «Magari, tra i miei allievi c’è il futuro presidente del paese, ha una grande responsabilità, ma è anche un’incredibile occasione! »
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