Dal momento che avevamo ricevuto varie donazioni da amici e parenti ancor prima della nostra partenza, e ci sarebbe piaciuto utilizzarne una parte per un’azione natalizia in favore dei più poveri, abbiamo chiesto alla signora Papillon, una delle persone più impegnate di Paillant, di segnalarci 12 persone / famiglie particolarmente bisognose a cui donare qualche bene di prima necessità.
Felice per la nostra richiesta la Papillon ci ha portato qualche giorno più tardi la lista con i nomi. Nel frattempo anche noi abbiamo fatto una lista della spesa e siamo andati a Miragonâne, la cittadina più vicina, a comprare il tutto. Così per circa 150 franchi acquistiamo: 25 kg di zucchero, 25 kg di riso, 24 saponi, 20 kg di fagioli secchi, 20 kg di mais macinato grosso, 20L di olio, 250 dadi per il brodo, 48 pacchi di spaghetti e 12 pacchi di maccheroni.
La sera del 23 la passiamo a confezionare i vari pacchetti per essere distribuiti, poi la vigilia di Natale e a Santo Stefano, andiamo con il jeep carico a prendere la signora Papillon che ci guida dalle varie famiglie.
Subito ci rendiamo conto che il comune è molto più vasto di quello che pensassimo e percorriamo sconnesse stradine sterrate e sentieri che ci conducono dalle varie famiglie attraverso un paesaggio selvaggio di campagna – boscaglia, in cui le abitazioni sono poco più che capanne e sembra di essere lontanissimi dalla civiltà.
Ci colpisce l’accoglienza di queste famiglie ultime tra i poveri che ci aprono le porte svelando la loro misera condizione di vita. Siamo commossi dalla gratitudine e dalla generosità che mostrano nei nostri confronti quando a tutti i costi vogliono ricambiare il nostro dono con della frutta fresca. Il resto del racconto lo lasciamo alle foto delle famiglie che abbiamo incontrato, ognuna diversa, ognuna bellissima e tragica nello stesso tempo.
Bravissimi, mi sembra di essere ritornato a Kera’y.
Caro Sandro e Sandra, grazie per i messaggi che ci avete scritto. Noi da qui siamo riusciti vedere il servizio sul campo di lavoro a strada regina… complimenti!
Qui ci sarebbero una marea di possibilità per svariati campi di lavoro… , ma le condizioni di vita sono dure. Tantissima gente vive in miseria, in città come nelle campagne e spesso ci chiediamo da che parte cominciare ad aiutarli. Un abbraccio, Merylù e Seba