Nelle scorse settimane non si contano articoli servizi a proposito degli effetti negativi della pandemia. Oggi vogliamo mostrarvi dei risvolti positivi di questa crisi sanitaria mondiale di cui possono beneficiare tantissimi pazienti che vengono a visitare l’ambulatorio di Madian.
Uno dei problemi principali per i pazienti del centro medico era il sole cocente che riscaldava il portico (sala d’attesa). Le regole imposte dalle necessarie distanze sociali hanno motivato Caritas Nippes, co-responsabile della struttura assieme allo stato, a mobilitare un piccolo fondo ancora rimasto disponibile dopo l’emergenza uragano Matthew del 2016. Il giovane Chelo, ex-apprendista dell’atelier di produzione dei banchi, ha così aiutato Sebastiano nella progettazione e costruzione di una bella tettoia e due panchine. Il lavoro è più che apprezzato sia dai malati, che dal team!
Presso l’ambulatorio, da anni c’erano difficoltà per l’accesso all’acqua e per garantire servizi igienici a pazienti e impiegati. All’inizio della collaborazione con questa struttura c’era un solo lavandino per l’igiene delle mani a disposizione del personale e per il laboratorio, mentre non c’era alcuna possibilità per lavarsi le mani e nemmeno un servizio igienico funzionante a disposizione dei pazienti. Esplorando il terreno del centro abbiamo però scoperto delle belle toilettes nuove, ma non ancora in funzione a causa della mancanza d’acqua. Sollecitata dalle raccomandazioni per limitare la pandemia, nel giro di due settimane Caritas Nippes ha trovato lo slancio per terminare i lavori: sono stati installati nuovi lavandini e finalmente realizzato l’allacciamento al sistema di tubature e installato un bidone per l’acqua, che può alimentare anche le toilettes. Questi servizi a disposizione dei pazienti si sono aggiunti agli artigianali Tippy-Tap costruiti inizialmente nel cortile grazie a semplici materiali di fortuna.
Bidone per l’acqua per alimentare l’ambulatorio e i servizi igienici Nuovo lavabo per il personale Pulizia in laboratorio Lavandino a disposizione dei pazienti Tippy Tap in funzione
Per migliorare l’organizzazione del lavoro e la privacy dei pazienti, dopo riflessione e studio con le infermiere, abbiamo riorganizzato gli spazi inserendo una sorta di triage dei pazienti e una prima valutazione da parte dell’infermiera incaricata. Il tutto si svolge nella discrezione grazie alle nuove tende. Anche per i pazienti più deboli, che quindi hanno bisogno di rimanere qualche ora in osservazione, è stata montata una tenda di separazione per fare in modo che non siano sotto gli occhi di tutti.
Oltre al miglioramento della struttura, importantissima è anche la formazione continua del personale: durante il primo incontro abbiamo ripetuto le linee guida haitiane per la presa a carico della malnutrizione (attività dove si concentra il progetto di Caritas), un secondo momento è stato dedicato alla prima valutazione dei pazienti dall’arrivo nel centro (misura di pressione, polso, temperatura e prima valutazione clinica da parte delle infermiere).
Le infermiere creano il poster con le linee guida sulla malnutrizione Tutte le informazioni sono sempre sott’occhio! Giochi di ruolo durante la formazione sul triage dei pazienti. Prevenzione COVID-19 e informazioni di base su pressione, polso, ecc. sempre a portata di mano.
Le attività portano già grandi frutti e sono molto apprezzate da tutti! I temi per le prossime formazioni sono già fissati e in cantiere ci sono ancora alcuni lavoretti di falegnameria. Inoltre speriamo di riuscire nella costruzione di un piccolo inceneritore nel cortile del centro.
La dottoressa Diane riempie i dossier dopo le visite Le infermiere Il laboratorio
Anche questa è formazione ed educazione. Avanti così!