Nuova vita ai banchi

In occasione di una visita alla scuola di Pemerle, ci aveva colpito il fatto che avessero ricevuto diversi nuovi banchi prodotti dall’Aytelier, ma che allo stesso tempo erano presenti accatastati in alcune aule in disuso, molti banchi abbandonati mezzi rotti.

Purtroppo, la cura del materiale, nonostante le difficoltà economiche delle scuole, spesso lascia molto a desiderare. Inoltre, la prima risposta della gente se si chiede di cosa abbia bisogno, è quello di ricevere del nuovo materiale. Per cominciare a cambiare questo modo di pensare, fortemente influenzato dal consumismo, dall’abitudine e dalla mancanza d’istruzione, abbiamo chiesto, non senza difficoltà, che la scuola ci cedesse i banchi rotti e inutilizzati in modo da poterli riparare e donare ad altre scuole più bisognose. Per la riparazione sono stati coinvolti due apprendisti, che avevano già lavorato per l’Aytelier: Chelo, il falegname, e Irak, il fabbro. Entrambi vivono in situazioni molto povere e hanno accolto con entusiasmo questa possibilità. Con la jeep dei missionari stracarica, in queste settimane abbiamo trasportato perciò tutto il materiale necessario (banchi, attrezzi e nuovi assi di legno) nel cortile della curia, dove i due giovani hanno lavorato con assiduità. In 2 settimane di duro lavoro, i due giovani sono riusciti a restaurare 30 banchi e a produrre anche 12 sgabelli con i pezzi di scarto! 

Una delle attività dei prossimi mesi sarà incentrata sul lavoro con le comunità scolastiche per sensibilizzarle alla cura e al rispetto per il materiale, l’ordine e la pulizia. È importante legare gli aiuti a formazioni e azioni concrete da parte degli interessati, che altrimenti ricadrebbero nelle stesse cattive abitudini e rischiando di ritrovarsi nella situazione iniziale. La speranza ovviamente è che il valore della pulizia, dell’ordine e della cura, grazie alla mediazione degli allievi-figli, travalichi le scuole per diffondersi nelle famiglie e nella comunità. Ciò potrebbe aver ripercussioni positive sull’apprendimento e sulla salute pubblica.

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