Anche durante il mese di dicembre appena concluso, siamo tornati nella zona di Baradères per completare le visite alle scuole più discoste e continuare a seguire i lavori di riparazione e riabilitazione delle scuole dopo la distribuzione delle donazioni dopo il terremoto. In questa occasione, i sentieri ci hanno portato a Goulot, cappella di Fond Tortue, e a Brossard, nella parrocchia di Rivière Salée.
Arrivare a Baradères, dopo quasi tre ore di pista tra valli e montagne, è sempre un sollievo e l’accoglienza non manca mai! Sono passati quattro mesi dal terremoto, chi aveva i mezzi o ha ricevuto aiuti da qualche parente all’estero è riuscito a fare qualche riparazione, ma in generale colpisce il fatto che la popolazione sembra si sia abituata a vivere in questa nuova condizione tra tendoni e macerie …
Il giorno seguente, partenza di buon ora per raggiungere Fond Tortue, a mezz’ora di jeep da Baradères. Il sentiero che porta alla cappella di Goulot è faticoso e inganna, perché ad ogni ripida salita segue una discesa che ci riporta nel fondovalle prima di farci affrontare un’altra montagna. La gente è contenta di salutarci e anche un po’ meravigliata! Tanti bambini sono in cammino per recarsi alla scuola di Fond Tortue, le donne trasportano merci da vendere al mercato, i contadini invece pesanti sacchi di carbone. Ancora una volta, è impressionante vedere le condizioni di vita di questo popolo arrampicato sulle montagne dalla terra erosa.
Finalmente raggiungiamo il villaggio di Goulot e la piccola scuola. Il terremoto del 14 agosto l’aveva completamente distrutta, ma grazie alle donazioni dal Ticino è stata ricostruita con mezzi semplici e accoglie i bambini dalla prima alla quarta elementare. È l’unica scuola della zona: se non fosse più in funzione, i bambini dovrebbero fare 6 ore di marcia ogni giorno per recarsi a scuola a Fond Tortue. Approfittiamo per fare una supervisione delle lezioni assieme al nostro fidato collaboratore Ernest. Non è facile per i bambini stanchi e affamati seguire le lezioni con il rumore del lavoro dei falegnami in sottofondo: in una delle quattro piccole aule, infatti, la produzione di nuovi banchi avanza a pieno regime! Durante la ricreazione ci divertiamo con il salto della corda, che solleva una nuvola di polvere. A differenza di tutte le altre scuole, dove la ricreazione è l’occasione per tante signore e mamme di fare qualche affare con la vendita di biscotti e caramelle, qui i bambini non trovano niente … e dopo mezz’ora sotto il sole ritornano in classe, sicuramente non ristorati, ma ancora più assetati e stanchi di prima. Alla fine delle lezioni gli insegnanti e la direttrice vengono radunati per una formazione con esempi pratici, che speriamo mettano subito in pratica. La direttrice, che da 25 anni dedica tutta la sua vita alla scuola, ci invita poi per un pranzo nel cortile della sua casa, anch’essa danneggiata dal terremoto. È toccante vedere come chi non ha niente è il primo a condividere il pane quotidiano. Contenti ci rimettiamo in cammino per tornare a valle.


















Con un po’ di stanchezza, ma curiosi di scoprire un altro territorio, l’indomani ci rimettiamo in marcia dopo aver raggiunto Rivière Salée con la jeep. Il sentiero roccioso e molto ripido ci porta su un altipiano dove la strada diventa una larga mulattiera di terra rossa. Se solo il primo tratto di strada venisse migliorato, tutta la zona sarebbe raggiungibile in moto e in auto … Il percorso è lungo in un saliscendi di colline tra magri campi di fagioli e capanne, quasi tutte gravemente danneggiate dal sisma e ora rattoppate con teloni e vecchie lamiere. L’acqua è un bene raro nella zona e si trova solo a circa tre ore a piedi, così che lungo la strada incontriamo tanti muli carichi di bidoni.










Eccoci a Brossard: da una parte le macerie della cappella distrutta da Matthew nel 2016 e dall’altra la scuola elementare, a cui l’anno scorso era stato riparato il tetto grazie alle donazioni giunte dal Ticino. I bambini sono intenti a risolvere gli esercizi di un esame, visto che sono gli ultimi giorni prima delle vacanze natalizie. A causa del terremoto, molti muri della scuola sono danneggiati, così come anche la cisterna per la raccolta dell’acqua piovana. La riunione con il direttore della scuola, della cappella, gli insegnanti e un genitore è utile per spiegare l’obiettivo della donazione destinata alla riparazione. Visitando gli spazi e dialogando con loro, si consiglia di approfittare dei lavori per mettere in sicurezza la struttura, riparare le latrine, la cisterna dell’acqua e soprattutto fare in modo che la scuola, una volta tolti i muri pericolanti che dividono le classi, diventi un unico spazio che servirà anche da cappella.
Ritornati a Rivière Salée dopo una lunga camminata sotto il caldo sole del pomeriggio, approfittiamo per constatare l’avanzamento dei lavori di costruzione della scuola elementare del centro.



La settimana si conclude con le visite per seguire i lavori presso varie scuole (cappella di Vincendron, collegio, scuola della suore e scuola elementare Patience a Baradères) e con una formazione per 30 insegnanti sulla pedagogia e l’educazione alla salute presso la scuola elementare nel centro di Baradères.








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