Anche quest’anno, l’équipe del Bureau Diocésain d’Éducation sta proponendo delle giornate di educazione alla sessualità e all’affettività per le scuole direttamente nelle classi, mentre continuano anche le formazioni nello stesso ambito per gli insegnanti. Come già spiegato in un articolo precedente, questo tema è molto importante nella società.
Nelle scorse settimane, le scuole di O’Rouck, nei pressi di Anse-à-Veau, e di Chalon, alla periferia di Miragoâne, hanno approfittato di una bella mattinata di attività.
A O’Rouck si è lavorato con gli allievi di quinta e sesta, corrispondente alla prima media. La situazione della comunità è marcata dalla mancanza di igiene, da molta povertà e soprattutto dall’alto tasso di gravidanze precoci. Su invito del parroco, l’équipe si è quindi recata volentieri per dialogare con ragazzi e ragazze, che inizialmente timidi, hanno poi saputo approfittare delle attività. Cosa accade al corpo durante la pubertà? Come cambia il comportamento durante l’adolescenza? Come sono fatto/a all’interno? Come funziona il mio corpo? Quali sono i rischi e le conseguenze dei comportamenti non adatti alla mia età? Queste sono alcune delle domande affrontate con i giovani e a cui insieme cerchiamo di dare delle risposte. Le modalità sono sicuramente differenti dal modo di insegnamento classico a cui ragazzi e ragazze sono abituati: disegni da completare a gruppi, cartelloni, modelli costruiti con materiali di recupero, partecipazione attiva, … Fa piacere vedere come i giovani, dopo l’iniziale titubanza, siano contenti di vivere un’esperienza didattica nuova, in lingua creola, senza dover imparare a memoria definizioni in francese che non riescono a capire pienamente, ma capendo finalmente moltissime cose su temi che li riguardano da vicino e che sono fondamentali per il loro futuro.











L’esperienza si è ripetuta anche presso la scuola cattolica di Chalon con gli allievi di settima, ottava e nona, corrispondenti alla seconda, terza e quarta media. Qui la partecipazione è stata più vivace, anche perché essendo delle classi più avanzate, i giovani avevano più domande da porre e già una maggiore conoscenza del proprio corpo e dei propri sentimenti.







Marlyne, collaboratrice del BDE e responsabile delle attività sull’educazione alla salute, ha fatto grandi progressi ed è in grado di animare una formazione in modo autonomo! Ciò lascia ben sperare per il futuro di queste importanti attività!
Pensando a tutto quello che succede qui e che praticamente viene riportato quasi ogni giorno dai nostri media, la situazione laggiù, su questi temi , non è molto diversa dalla nostra. Anzi, penso che qui, noi siamo messi peggio… proprio perchè non abbiamo la scusa della scuola che non c’è, la povertà, ecc. ecc. qui si cercano scuse di ogni genere per nascondere la sempre più grande carenza dei valori minimi della convivenza sociale e si scomodano psicologi e psichiatri e tutto il resto…. Quindi BRAVI e sono convinto che riuscirete a fare tanto! Un grande abbarccio, papà