Chi fa da sé, fa per tre, chi fa in tre…

La classica squadra di operai haitiani è composta da tre persone. Il “Boss”, ovvero il caposquadra, in teoria dovrebbe saperne di più, ma in pratica fa solo l’osservatore. Poi c’è il “sübit sota”, l’unico che veramente ci mette le mani. Infine c’è il “ball-boy”, ovvero quello che porta gli attrezzi, passa il telefono al boss, tiene ferma la scala, cerca di impedire che il sübit sota faccia troppo disastri, ecc… Il fatto è che il ball-boy è tartassato dai suoi due superiori che lo tengono a bacchetta, felici di far valere il loro status più elevato.

Purtroppo noi da poveri sprovveduti abbiamo, pensato che fosse buona cosa farci fare qualche lavoro dai locali e ci siamo fidati del consiglio di altre persone che ci hanno garantito le ottime capacità della “squadra”. Inoltre sono bravissimi a farti credere di essere completamente in chiaro sul lavoro da fare, per cui, quando cominci a fiutare che qualcosa non quadra, pensi che sia solo una questione di comunicazione e pensi che in fondo sanno il loro mestiere.

Prima di un lavoro contro le termiti, abbiamo chiesto delle spiegazioni a quelli che dovevano essere gli esperti. Il boss è pure venuto pure a fare un sopralluogo e ha chiesto un anticipo per comperare delle sostanze apposta contro le termici. Sembrava in chiaro, ma puoi quando è arrivata la squadra per fare il lavoro, i nostri sospetti sono cresciuti rapidamente, ma ormai la frittata era fatta. La sostanza speciale era semplice vernice che applicata al soffitto ha creato appiccicose macchie ovunque, al posto di trattare tutta la superficie ne hanno fatto solo una piccola parte, un odore nauseante in tutta la casa e alla fine le termiti incattivite sono tornate più aggressive di prima! C’era anche una fessura nelle lamiere del tetto da riparare per impedire che l’acqua colasse in cucina durante la pioggia. La soluzione è stata quella di siliconare il soffitto, in modo che l’acqua entrerà comunque, ma resterà nel sottotetto a far marcire il legno!

Non contenti di questa esperienza, abbiamo pensato “vabbè saremo stati sfortunati” e abbiamo chiesto a un’altra squadra, con garanzia di qualità, di livellare i canali della grondaia per fare in modo che tutta l’acqua venga convogliata nella riserva. Il boss in questo caso era un professore di fisica del liceo. Dopo avergli spiegato il lavoro, lui ha fatto alcuni commenti e gli ho detto “certo, è il principio dei vasi comunicanti!” pensando di trovare un tema che conoscesse, ma lui mi ha risposto che non aveva idea di cosa fosse. “Forse qui lo chiamano in un altro modo” ho pensato e poi gli ho detto “ricordati di portare tutti gli attrezzi e una scala per fare il lavoro perché quella che abbiamo è troppo corta “. Il giorno dopo è arrivato con una scala ancora più piccola tutta sgangherata e un solo misero cacciavite. “Come fai a controllare il livello dei canali” gli ho detto “ti posso dare un metro, ma purtroppo non ho la livella”. “Io ce l’ho” mi risponde “ma non l’ho portata”. Sto cominciando a perdere la pazienza, ma faccio 10 profondi respiri… Per mezza giornata il boss strusa con l’aiuto di un operaio e al termine mi dice “ho fatto il lavoro ma non mi piace, domani torno e lo rifaccio”. Sono esterrefatto, ma dato che sono per natura positivo, mi sforzo di dargli ancora una chance.

Stamattina è tornato con la squadra al completo, due belle scale alte, tre livelle e vari attrezzi… sono fiducioso, “è la volta buona” mi dico. Dato che è il compleanno del boss, oltre agli attrezzi, ha con se una mega radio che accende a volume galattico per tutta la giornata, sembra di essere in discoteca. Per tutto il giorno sentiamo la squadra ridere a crepapelle e musica caraibica, ma quando esco a controllare vedo che hanno fissato con precisione un filo per segnare il nuovo livello del canale il quale è stato completamente svitato… insomma sembra  stiano facendo la cosa giusta. Verso le 15.00 sento il rumore di una sega del ferro e vedo che stanno tagliando il cancello perché il canale abbassato lo bloccherebbe. Poi si spostano sull’altro lato della casa e mi dico “però alla fine ce la fanno”.

Falso! È stato solo un diversivo ben architettato, perché poi mi dicono che devono andare e torneranno a finire martedì prossimo, così io (sbagliando!) non torno a controllare l’altro lato e li lascio partire. Quando finalmente do un’occhiata mi accorgo che in una giornata di lavoro, la squadra di tre operai è riuscita a: svitare il canale, fare mille segni sul legno della grondaia e rimontarla infine nella stessa identica posizione iniziale!!!!

Le opzioni erano:  1. sfogarsi, urlando la mia frustrazione, oppure  2. scrivere subito un articolo per il blog… ho scelto quest’ultima.

 

One thought on “Chi fa da sé, fa per tre, chi fa in tre…

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  1. Beh, consolati, almeno tutta questa vicenda sarà servita a far fare quattro risate di gusto a tutti i lettori!

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