Durante gli scorsi mesi, molto lavoro è stato svolto per migliorare le condizioni di vita degli abitanti del Village Misericorde, situato all’entrata della cittadina di Miragoâne. Venite a scoprire le attività realizzate!
Dopo vari interventi di restauro e riparazione svolti nel corso dell’anno 2021, da qualche mese ci si era concentrati sulla riparazione dei tetti delle 16 casette. Finalmente, i lavori sono stati conclusi e in marzo è stata celebrata una messa per benedire le case rinnovate e restaurate. La celebrazione è stata animata dai bambini di una scuola di Miragoâne.






Un’altra tappa importante è stata anche quella di rifare il censimento degli abitanti delle casette, numerare le abitazioni, definire il regolamento del villaggio assieme al parroco di Miragoâne, alle suore del Cardinal Sancha e ai guardiani e in seguito presentarlo agli abitanti. Per ogni casa è poi stata distribuita una tessera, di cui gli haitiani vanno molto fieri, che faciliterà anche il lavoro delle suore durante le distribuzioni di cibo.







Nel frattempo, gli abitanti hanno approfittato dell’inizio della stagione delle piogge per seminare mais e fagioli, zucche, così come qualche albero di banane e papaie, che grazie alla recinzione non verranno più mangiati dalle capre.

Come già in passato e durante tutto il periodo dei lavori, è stato sempre messo l’accento sulla pulizia e sulla gestione dei rifiuti. Le difficoltà nell’applicazione di questi principi semplici sono tante, ma non ci si deve scoraggiare … così è stata organizzata un’ennesima giornata di pulizia per coinvolgere gli abitanti e dare l’esempio. Sandro e Nadia hanno subito dimostrato di sapersi mettere in gioco, bravi!
















Carissimi, come sempre, le foto raccontano bene le vostre attività ed avventure. Comunque, una cosa che non sono mai riuscito a capire… come fanno a produrre cosi tanti rifiuti? Mi sembra però che i bambini non siano molto estusiasti di raccoglierli… ma sbaglio o vengono raccolti e poi separati per il riciclaggio? Un abbraccio, papà
Anche se la produzione di rifiuti pro capite è sicuramente minore che nei paesi europei, il fatto di comprare al dettaglio (per esempio una porzione di riso, di fagioli o di qualsiasi prodotto per cucinare) genera soprattutto molti sacchetti di plastica. Anche l’acqua potabile viene venduta nei sacchetti e non mancano purtroppo le bottigliette in PET con bevande zuccherate. Anche il latte viene acquistato in piccole lattine monoporzione, che poi si accumulano … Il lavoro di sensibilizzazione ed educazione importantissimo, i bambini non sono ancora educati e coscienti del problema e non sempre sono entusiasti quando si chiede loro di pulire … Servirebbero delle misure drastiche a livello politico, come per esempio il fatto di proibire l’uso dei sacchetti di plastica monouso, qui disponibili di tutte le dimensioni. Anche così, però, non ci sarebbe la sicurezza dell’applicazione … Dal 2013, un decreto del governo proibisce le scatole monouso in polistirolo, dove di solito viene venduto il cibo a porzioni nei “ristoranti” di strada. Ad oggi, queste scatole sono onnipresenti e inquinano i campi, i fiumi, il mare, bloccano i canali di scolo delle acque soprattutto in capitale e si ritrovano dappertutto.